Il 30 settembre 2021 il Ministero della Transizione Ecologica ha posto in consultazione pubblica il documento “Strategia nazionale per l’economia circolare- Linee programmatiche per l’aggiornamento” per aggiornare le linee strategiche del 2017 “Verso un modello di economia circolare per l’Italia. Documento di inquadramento e di posizionamento strategico”.

Confindustria ha risposto alla consultazione, inviando al MiTE un Documento di osservazioni predisposto con il supporto dell’intero Sistema associativo, al quale anche RetImpresa ha fornito il proprio contributo.

Il Documento di Confindustria di risposta alla consultazione (allegato) contiene una sezione dedicata a “Le Reti d’impresa nei distretti circolari” (pagg. 44-48) all’interno del paragrafo 6.2.6 “Aree di intervento: Simbiosi industriale” (capitolo 6 “Orientamenti strategici, aree di intervento e strumenti”).

In particolare, il Documento evidenzia come il contratto di rete sia uno strumento compatibile con i business model circolari (tra cui quelli che prevedono la condivisione di piattaforme, la servitizzazione di beni, le pratiche di sharing, l’allungamento della vita utile dei prodotti tramite repairing, re-manufacturing, co-design, ecc.) e rappresenti, quindi, un modello di organizzazione e gestione della collaborazione tra imprese da valorizzare in quanto idoneo a sviluppare e attivare pratiche di economia circolare e di simbiosi industriale.

In termini di policy viene ribadita l`importanza di incentivare le forme di organizzazione e coordinamento delle reti di filiera, proprio come si sta facendo con la promozione dei “distretti circolari” e dei “progetti faro” di economia circolare nei primi decreti del MiTE attuativi del PNRR, allo scopo di realizzare forme di integrazione orizzontale e/o verticale tra imprese per migliorare la filiera di raccolta, logistica e riciclo/riutilizzo dei rifiuti di alcune filiere produttive strategiche (per maggiori informazioni si veda la news pubblicata sul nostro sito).

Inoltre, viene sottolineato come il meccanismo normativo di pubblicità legale dei contratti di rete (art. 3, co. 4-quater, D.L. n. 5/2009) sia in grado di assicurare evidenza del network verso i terzi e certezza giuridica in ordine ai soggetti aderenti alla rete, nonché modalità condivise di monitoraggio e di misurazione delle performance rispetto agli obiettivi strategici concordati dai partecipanti.

In quest’ottica, lo strumento giuridico delle reti presenta il vantaggio di fornire maggiori garanzie sulla compliance aziendale in campo ambientale, da far valere anche in sede di controllo.

Tra le misure di sostegno utili a supportare il contratto di rete, il Documento di Confindustria contiene inoltre alcune proposte in favore delle reti d’impresa, quali il rifinanziamento del regime agevolativo che prevede la sospensione temporanea della tassazione degli utili di azienda reinvestiti nel programma di rete e un credito d’imposta per le imprese in rete coinvolte in processi di economia circolare.