“La rete è lo strumento più efficace perché consente di realizzare progetti comuni ma non vincola in modo permanente le aziende, che mantengono la propria autonomia. Ogni impresa fa quello che ha sempre fatto  e soprattutto quello che sa fare meglio.” 

MONDOBIO, QUALITÀ E INNOVAZIONE PER NUOVI MERCATI

Intervista a Arturo Santini, Rete Mondo Bio

Quante imprese hanno aderito a MondoBio?

La rete Mondobio è formata da quattro aziende agroalimentari emiliano-romagnole. “Apo Conerpo” è un’organizzazione di produttori ortofrutticoli; “La Cesenate”  svolge attività di trasformazione dei prodotti ortofrutticoli, sia acquistati che di produzione propria; “Alce nero & Mielizia” è esperta nella commercializzazione di prodotti alimentari biologici; la “Società Agricola Italiana Sementi” svolge attività di produzione, commercializzazione e controllo qualità di sementi. Le imprese della rete insieme soddisfano tutte le fasi della filiera: dalla produzione delle materia prime alla commercializzazione del prodotto.

Come è nata l’idea imprenditoriale e qual è l’obiettivo principale?
La recessione e la riduzione del potere d’acquisto hanno colpito duramente anche il settore agro-alimentare. Per questo le imprese della filiera ortofrutticola hanno avvertito la necessità di superare l’attuale situazione di empasse dei consumi, abbracciando quanto più possibile nuovi consumatori e nuovi sbocchi commerciali. A fronte di tale scenario, le imprese hanno agito su più direzioni, dall’innovazione di prodotto e miglioramento della qualità alla ricerca di nuovi mercati emergenti e nuovi sbocchi per le proprie produzioni. Gli obiettivi della rete si concentrano su: innovazione della produzione, miglioramento qualitativo del prodotto, accrescimento della competitività delle imprese attraverso un incremento dell’assortimento dei prodotti biologici da immettere nel mercato, soprattutto attraverso il marchio “Alce Nero”; ricerca di mercati emergenti e in crescita, sia a livello nazionale che internazionale, con l’obiettivo di entrare in tali mercati o accrescervi la presenza.

Quali sono le  attività in cui si articola il programma comune?
Il programma comune definisce alcune attività fondamentali, come la fornitura di prodotti ortofrutticoli di alta qualità a partire della qualità dei sementi, la programmazione delle tecniche di coltivazione e monitoraggio a garanzia dei prodotti agricoli secondo le pratiche di Agricoltura Biologica.
La rete vuole garantire che i produttori coinvolti nel progetto adottino sistemi di produzione che da un lato puntino ad offrire al consumatore finale prodotti genuini e privi di sostanze chimiche e, dall’altro, cerchino di ridurre il più possibile l’impatto ambientale dell’attività agricola, facendo in modo che il terreno venga utilizzato nel rispetto dei suoi cicli naturali e quindi in modo eco-sostenibile.
La rete ha a disposizione, grazie alle imprese aderenti, un know how di ideazione prodotti con alta potenzialità di vendita e di distribuzione  oltre a comprovate competenze di marketing e promozione commerciale con il marchio “Alce Nero” per tutti i prodotti che saranno realizzati in forza della sinergia di rete.

Chi è il promotore che ha catalizzato l’interesse intorno alla rete?
L’azienda La Cesenate, con l’idea di realizzare sempre nuovi prodotti, ha manifestato la necessità di trovare un marchio attraverso il quale commercializzarli. La rete ha consentito una collaborazione per le quattro aziende che, seppur mantenendo la propria autonomia di business, hanno messo a fattore comune attività di eccellenza come la produzione biologica o il marketing commerciale e promozionale.

Come è gestita la rete?
Gli organi direttivi sono il Presidente della rete e il Comitato di gestione, costituito dal presidente o amministratore delegato di ogni impresa. In questo modo la rete è rappresentata con la stessa importanza da tutte le aziende aderenti. Vi sono inoltre responsabili della rete che si occupano del suo coordinamento.

Qual è stato l’ostacolo più grande per la messa a punto del contratto di rete? Com’è stato superato?
L’ostacolo più grande è stato, senza dubbio, mettere d’accordo idee e necessità diverse, trovare un punto d’incontro che potesse soddisfare tutti. Questo ostacolo è stato superato attraverso numerosi incontri che hanno consentito di individuare le idee più valide e vincenti. Importante anche il ruolo dell’Associazione di Confindustria che ci ha supportati nell’individuazione di tutte le fasi del progetto.
Ora l’attività della rete è ben definita e possiamo già vederne i risultati.

Vi aspettate di crescere con la rete? E’ già possibile stilare un bilancio dei primi sei mesi?
Certo e anche molto. Possiamo già stilare un bilancio dei primi 6 mesi affermando che sono già state realizzate molte nuove linee di prodotti. Le nuove produzioni  immesse sul mercato stanno avendo un grande successo e nuovi clienti ci stanno già contattando per nuovi formati che possano anche essere esportati in modo più agevole verso le lontane terre del Far East.