Il Decreto Legge n. 34 del 30 aprile 2019 (G.U. n. 100 del 30-04-2019) contenente “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” , in vigore dal 1° maggio scorso, introduce una importante misura di interesse per reti di imprese e aggregazioni in materia di economia circolare (art. 26). Si segnala, inoltre, la previsione di un credito di imposta per la partecipazione di PMI a fiere internazionali (art. 49).

In particolare:

 l’art. 26 stanzia 140 milioni di euro per agevolare progetti di ricerca e sviluppo finalizzati alla riconversione produttiva delle attività economiche al fine di favorire la transizione verso un modello di economia circolare ispirato alla riduzione degli impatti ambientali e delle emissioni, ad un uso più efficiente delle risorse, alla minimizzazione, recupero e riciclo degli scarti.
Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo diretto alla spesa (fino al 20% delle spese e dei costi ammissibili) e del finanziamento agevolato (50% delle spese e dei costi ammissibili), alle imprese operanti prevalentemente nel settore manifatturiero e dei servizi diretti alle aziende manifatturiere, aventi almeno due bilanci approvati e depositati, e ai Centri di ricerca, che presentano anche congiuntamente progetti di ricerca e sviluppo in tema di circular economy. A quest’ultimo proposito, il DL precisa che nel caso di progetti congiunti le imprese devono ricorrere allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione (es. consorzio e accordo di partenariato) e che possono essere co-proponenti dei progetti congiunti, fino a tre soggetti, anche gli organismi di ricerca.
Il Decreto individua anche i requisiti/caratteristiche necessari dei progetti ammissibili, che devono essere realizzati nell’ambito di unità produttive ubicate nel territorio italiano, avere una durata compresa tra 12 e 36 mesi e prevedere costi compresi tra 500mila e 2 milioni di euro. Le attività di ricerca e sviluppo oggetto dei progetti devono essere finalizzate alla riconversione dei processi produttivi aziendali verso obiettivi di economia circolare e simbiosi industriale, mediante la realizzazione di innovazioni di prodotto, processo o servizio, ovvero di notevoli miglioramenti degli stessi, attraverso l’utilizzo di tecnologie abilitanti.
Con successivo decreto del Ministero dello Sviluppo Economico saranno stabiliti i criteri, le condizioni e le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni finanziarie, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dal regolamento (UE) 651/2014.
L’espresso riconoscimento del contratto di rete tra gli strumenti idonei a promuovere e realizzare obiettivi di economia circolare – e a fruire della relativa agevolazione – rappresenta un’importante occasione per sostenere le PMI nell’avvio di processi di ricerca e innovazione tecnologica legati a questo ambito strategico per il futuro dell’economia, in vista di un cambiamento delle strategie di policy e dei modelli di mercato in grado di contemperare le esigenze di competitività con quelle di sostenibilità.

 L’art. 49 prevede, per il periodo di imposta in corso, un credito d’imposta per la partecipazione delle PMI alle fiere internazionali di settore, nella misura del 30% delle spese ammissibili (affitto di spazi espositivi, allestimento, attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione) e fino ad un massimo di 60.000 euro (fino ad esaurimento dell’importo massimo stanziato per la misura pari a 5 milioni per l’anno 2020). Il credito d’imposta, riconosciuto in regime de minimis, è ripartito in tre quote annuali di pari importo ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’art. 17 del d.lgs. n. 241/1997. Le disposizioni attuative della misura sono rimesse a un successivo decreto interministeriale del MiSE e del MEF che dovrà, in particolare, definire le tipologie di spese ammesse, le procedure per l’ammissione al beneficio (secondo l’ordine cronologico di presentazione delle relative domande), l’elenco delle manifestazioni fieristiche internazionali di settore per cui è previsto il credito d’imposta e le procedure di recupero per casi di illegittima fruizione del beneficio.

Le misure descritte saranno operative solo a seguito della conversione in legge del DL Crescita (attualmente all’esame del Parlamento) e dell’emanazione dei richiamati decreti ministeriali attuativi. In vista di tali passaggi, vi terremo aggiornati sull’iter del provvedimento.