Il Report sulle reti di imprese in Italia – I semestre 2019 contiene alcune elaborazioni e analisi su base nazionale, regionale e settoriale relative all’evoluzione del fenomeno reti nella prima metà del 2019 (v. TESTO REPORT in basso).

Il Report anzitutto evidenzia come il fenomeno delle reti continui a crescere anche nella prima metà del 2019, contando nel semestre: +422 contratti di rete; +1.870 imprese coinvolte.

Il fenomeno si presenta diffuso su tutto il territorio nazionale (38% al Nord, 37% al Centro e 25% al Sud e nelle Isole), con una prevalenza delle reti a carattere uniregionale (76%) rispetto a quelle che coinvolgono imprese di diverse regioni.

Nel dettaglio, dalle analisi su dati InfoCamere emerge:

  • totale reti d’impresa: 5.557, di cui l’85% reti-contratto (4.743) e il restante 15% di reti con soggettività giuridica (814). Il tasso semestrale di crescita del fenomeno risulta pari a +8,2%, con un ritmo medio di 70 contratti al mese, di poco inferiore a quello riscontrato nel I semestre 2018 (+10,6%);
  • totale imprese in rete: 33.275 imprese coinvolte.

Il focus sui dati territoriali evidenzia che nei primi sei mesi dell’anno l’aumento delle imprese in rete ha interessato tutte le regioni, seppure con una velocità differenziata nei vari territori: le nuove imprese in rete si concentrano in Lazio (+342), Veneto (+207), Campania (+163), Lombardia (+153) e Toscana (+141). Le regioni con una minore crescita delle imprese in rete sono state l’Umbria (+12), l’Abruzzo (+10) e il Molise (+8). Lazio e Friuli Venezia Giulia continuano ad essere le aree geografiche con la maggiore propensione a fare rete rispetto alla densità imprenditoriale del territorio, facendo segnare un valore percentuale di quasi tre volte più alto della media nazionale (rispettivamente, +1,75% e +1,72% a fronte di una media Paese dello 0,65%).

Infine, i principali settori di provenienza delle imprese retiste risultano essere in prevalenza agricoltura, silvicoltura e pesca (18%), commercio (16%) e attività manifatturiere (16%), con una sensibile differenziazione se si osservano le reti contratto, dove prevalgono imprese del settore primario e manifatturiero, e le reti soggetto, che aggregano prevalentemente imprese del commercio e della filiera turistica.