La relazione del Garante delle Micro, Piccole e Medie imprese -presentata a fine febbraio al Presidente del Consiglio ai sensi della legge sullo Statuto delle imprese – contiene un importante riconoscimento al contratto di rete e alle varie forme di aggregazione tra imprese, quali valori fondanti del tessuto produttivo e leve fondamentali della strategia di competitività nazionale, insieme a quelle dell’innovazione/tecnologia, internazionalizzazione, finanza alternativa.
La Relazione elenca innanzitutto una serie di interventi legislativi realizzati per lo sviluppo delle Micro PMI e per riattivare il ciclo degli investimenti privati : credito di imposta per investimenti in R&S, patent box per l’esenzione parziale dei redditi da sfruttamento di proprietà intellettuali, interventi del Fondo per la crescita sostenibile.
Inoltre il Garante richiama l’attenzione del Governo su alcune misure di sostegno alle reti d’impresa ritenute strategiche per la competitività delle PMI e non ancora realizzate: in primis il rifinanziamento del regime fiscale agevolato per le reti, con un aumento del limite massimo degli utili accantonabili a 2 Milioni di euro e con incentivi ai programmi di rete finalizzati all’internazionalizzazione delle imprese.
Tra le altre proposte del Garante quella che prevede incentivi alle iniziative di reti promosse da un “soggetto catalizzatore”, ovvero guidate da imprese di medio-grande dimensione in grado di gestire gli elementi di complessità(finanziaria, logistico-distributiva, legale e di marketing) legati alla realizzazione del programma di rete; il sostegno all’introduzione della figura dei “manager di rete” attraverso l’erogazione di voucher, sgravi fiscali, per periodi di tempo prefissati, finalizzati all’assunzione di temporary manager presso le imprese che hanno aderito a un contratto di rete. Infine si richiama l’introduzione di una fiscalità di vantaggio per le aggregazioni in reti o consorzi, per i consumi energetici cumulati.
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