Il Focus “Le imprese della filiera nautica in rete”, giunto alla sua terza edizione, presenta uno scenario dinamico e in crescita, con un incremento delle aziende che partecipano a contratti di rete del +60% negli ultimi tre anni e + 21% nel 2021 (più consistente rispetto al +13% del 2020), in linea con l’andamento dell’intera filiera.

La grande novità del Focus 2022 è la sezione dedicata all’analisi della reputazione delle imprese in rete della filiera nautica, utilizzando il metodo brevettato Reputation Rating.

Da tale rilevazione è emerso che fare rete nella filiera nautica accresce del 24% la reputazione delle aziende coinvolte, rispetto a imprese dello stesso settore non in rete, confermando i riscontri positivi sul piano delle performance – fatturato e occupazione – già evidenziati dai Report 2020 e 2021 dell’Osservatorio nazionale sulle reti d’impresa, costituito da RetImpresa, InfoCamere e l’Università Cà Foscari Venezia.

Sulla base delle elaborazioni realizzate utilizzando RED – Reti e Dati, la piattaforma di data analysis di RetImpresa su dati InfoCamere, al 31 agosto 2022 si registrano 790 imprese della filiera nautica impegnate in 632 contratti di rete, in prevalenza reti-contratto senza soggettività giuridica (545, ossia l’86% del totale), conformemente a quanto avviene a livello nazionale (85% reti-contratto a fronte del 15% di reti-soggetto). Rispetto alla precedente rilevazione annuale (agosto 2021) le imprese nautiche che fanno rete sono aumentate del 15% (+ 103 imprese e +60 contratti di rete).

L’identikit dell’impresa nautica in rete descrive un’impresa più strutturata e organizzata rispetto al trend nazionale delle imprese retiste, trattandosi per il 77% del totale di società di capitali (a fronte del 52% nazionale) e di aziende di maggiori dimensioni: accanto a una consistente fetta di micro imprese (33,4%, a fronte del 53% di micro imprese in rete a livello nazionale), si riscontra un gran numero di piccole imprese (31,1% a fronte del 20% nazionale) e un interessante presenza di medie (13,3% contro il 6% nazionale) e grandi imprese (5,3% a fronte dell’1,5% nazionale).

A livello geografico si tratta di imprese localizzate in prevalenza al Nord (54,3%), in particolare in Lombardia, Veneto e Liguria, per il 23,4% al Sud e nelle Isole, con i principali valori registrati in Sicilia, Campania e Puglia, e per il 22,3% al Centro, specie nel Lazio, Toscana ed Emilia-Romagna. Rispetto al 2021, la Lombardia si conferma la prima regione italiana per imprese della nautica in rete (146), mentre in valori percentuali la crescita più interessante ha riguardato il Sud, che ha superato seppur di poco il Centro, grazie soprattutto al balzo delle imprese siciliane in rete (passate da 13 a 47).

Le reti della nautica si caratterizzano, inoltre, per la propensione a sviluppare programmi di collaborazione tra imprese di diverse regioni e per la natura prevalentemente multisettoriale: da un lato, infatti, il totale delle reti multi-regionali passa dal 41% nel 2021 al 43% (273 reti) nel 2022, con un peso percentuale superiore rispetto al trend nazionale (28%); dall’altro, le 790 imprese della nautica collaborano con oltre 3.000 imprese di altri settori produttivi e filiere, in primis con imprese dei servizi turistici, del commercio, della meccanica, delle costruzioni e dei trasporti e logistica.

Dall’analisi dei 5 comparti che compongono la filiera, rispetto al focus 2021 si rafforza la presenza in rete del turismo nautico (che passa dal 53% al 56% del totale), con 441 imprese che svolgono attività che vanno dal charter, al noleggio, al rimessaggio e agli altri servizi connessi alle attività diportistiche e alle marine; a seguire le imprese che operano nel campo della manifattura e subfornitura (172), del commercio (66), dei servizi di manutenzione/riparazione/refit (59) e della produzione cantieristica (52, suddivise tra costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive e cantieri navali).

Con riferimento agli indicatori economico-finanziari, si stima un valore della produzione complessivo delle imprese della filiera nautica in rete pari a oltre 7,3 miliardi €, con un aumento di oltre 100 milioni nell’ultimo anno, e un valore aggiunto complessivo pari a quasi 1,9 miliardi €, che corrisponde al 15% del valore aggiunto prodotto dall’intera filiera nautica in Italia (poco meno di 12 miliardi).

La manifattura/subfornitura si conferma il comparto nautico trainante, producendo il maggior valore aggiunto della filiera in rete, pari al 48% (in aumento di 2 punti percentuali sul 2021), seppur coinvolga solo il 22% delle imprese retiste esaminate, seguito dal turismo nautico, che produce il 35% del valore aggiunto della filiera (era al 40% nel 2021) coinvolgendo il 56% del totale delle imprese nautiche in rete esaminate.

Infine, sul fronte occupazionale, gli addetti delle imprese nautiche in rete sono 36.777, in crescita del 10,4% rispetto al valore dello stesso periodo dell’anno precedente (33.321 addetti ad agosto 2021), rappresentando oltre il 19% degli addetti totali che attiva la filiera nautica in Italia (oltre 189.000).

 

Di seguito l’infografica, il Focus in versione integrale e qui puoi trovare l’articolo de Il Sole24Ore che parla del Focus.